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    • Comune di Castellafiume (AQ) - Ente Aderente

      16/06/2015


      Stemma Comune di Castellafiume

      Oggi YOU CAN GO vi porta a CASTELLAFIUME (AQ) - Terra del vivere e mangiar sano
      Ci inoltriamo in questo viaggio sulla dorsale tra l'alta Valle del Liri fino al raggiungimento del Comune di Capistrello, dalla quale si assapora, tra le curve, un paesaggio maestoso dell'intera valle. Le curve si uniscono al paesaggio, dapprima si nota il fondovalle dolce e curvilineo, sino a passare ad uno ritmato e spezzato. Proprio mentre ci si accorge di essere all'interno di questa scoscesa vallata , la Valle Nerfa, l'invito di benvenuto del comune di Castellafiume, al confine con il Lazio, ci accoglie. Una moderna strada lineare ci accompagna al centro della piazza cittadina, adiacente all'antica chiesa di San Nicola di Bari. Un borgo caratterizzato da un'impronta medievale, nella parte scoscesa si mostra in tutta la sua bellezza, mentre la parte alta racconta a chi lo visita la sofferenza del terremoto del 1915 che devastò l'intero territorio dei Marsi, con le sue casette post-sisma ancora abitate.

      Un gruppo di anziani signori che chiacchierano animatamente nella piazzetta più moderna , adiacente alle casette post sisma, mi invitano a scendere "a valle, là dove il tempo s'è fermato". Ed è a questo punto che ci chiediamo quando nasce "Castello a Fiume", così denominato, dopo Castrum de Flumine. E' certo però che l'esistenza di Castrum Fluminis non è rilevabile scientificamente a mezzo di reperti storici, poiché un villaggio di modesta dimensione  demografica non ha lasciato  tracce storiche, né di opere, ma nessuno può dire con certezza il contrario. A noi piace pensare addirittura che il primo abitante "homo" nella sua evoluzione fino al suo insediamento nei castrum (accampamenti) si riparasse nelle vicine grotte Cola I, Cola II e nelle Grotte di Beatrice Cenci, che ancora oggi forse come allora sono immerse in una ricca e folta vegetazione. Possiamo dire che non si può attribuire una specifica data di nascita a questo piccolo paese della Valle Nerfa, ma sappiamo da documenti, che esso era il confine tra il ducato di Spoleto e il Ducato di Benevento nel sesto secolo  e che nel 1445 Castellafiume appartenne ai contadi di Albe e Tagliacozzo con gli Orsini prima e i Colonna poi,  fino al 1689.

      Quest'ultima breve sintesi ci aiuta a capire la posizione strategica ai piedi della montagna.  Passeggiando per i vicoli stretti, ricordo l'anziano signore che mi invitava a vedere questa zona "dove il tempo s'è fermato".  Vicoli scoscesi si susseguono repentinamente a pettine verso il fiume Liri, dove tra le viuzze si inquadrano magnificamente le montagne dell'Appennino. Le case rigorosamente in pietra osservano il nostro vagare, l'antica pavimentazione in ciottoli si mescola con la nuova sistemazione, il tutto in un fragoroso silenzio.  Fabbricati che un tempo ospitavano le numerose famiglie e le stalle, oggi per lo più vuote che riparavano il bestiame dal freddo e dalle intemperie, sono le immagini che potrebbero raggiungervi attraversando l'antica Castellafiume. Basta veramente poco per comprendere come  doveva presentarsi più di cento anni fa. Infatti una vasta area ancora oggi contiene numerosi  ruderi , ma in esso vi è ancora nascosto il sapore del tempo antico.

      Tutto d'un tratto si arriva a valle, dove il rumore di una zappa usata con maestria, si mescola allo scorrere delle acque del fiume Liri. Dopo essere attratti dal movimento delle acque del fiume ci rendiamo conto che per ritornare indietro, bisogna ripercorrere una delle viuzze a ritroso, ed è proprio nel voltarci che comprendiamo la bellezza del borgo, ma restiamo attratti da un grosso e tozzo muro posto alla sua sommità, forse le basi di un castello e il suo fossato, meglio fortificato da Virgilio Orsini verso la fine del 1500, di cui oggi non ne resta traccia alcuna, se non nella loro impronta.  Da qui è visibile la frazione di Castellafiume, Pagliara dei Marsi,  popolata da meno di trenta residenti, sorta forse sulle rovine dell'antico castello Grifalco.  Risalendo su via centrale, ci accoglie la chiesa della Santissima Trinità, forse la più piccola e la meglio mimetizzata tra gli isolati, tanto larga quanto il suo ingresso e poco più profonda della sua larghezza. Sei  modeste sedie anni '60 occupano l'ambiente voltato a botte, ma vi è il piccolo altare, alcune immagini votive e la via crucis, l'essenziale e l'indispensabile. Castellafiume è come questa piccola chiesa, seppur contenuta nella sua espansione ha molto da raccontare, un borgo dove il passato vive nel presente, un passato fatto di identità storiche, cultura e tradizioni, oggi rievocate in alcune manifestazioni di paese, uno su tutti "Incantesimo d'Autunno", che si svolge durante la prima settimana di novembre. 

      Fonte: redazione You Can Go

      Sito Istituzionale: www.comune.castellafiume.aq.it


       

      Castellafiume02

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      Castellafiume05

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      Castellafiume07

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      Castellafiume09

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      Castellafiume10

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      Castellafiume11

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      Castellafiume13

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      Castellafiume16

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      Castellafiume19

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      Castellafiume22

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